Qualcuno si è accorto che le console, e i giochi, costano troppo. Forti dei vari successi della comunità di sviluppatori indie, con il nuovo anno potremmo assistere al successo (o al clamoroso botto?) dell’hardware indipendente.
Open source e crowdsourcing sono le parole d’ordine: sorgenti aperte e affollate, da tutti per tutti, a prezzo infimo quando non nullo. Mentre Sony e Microsoft stanno a guardare. Troppo bello per essere vero? Dov’è l’inghippo? Quanto ci faremo male? Risponderemo a queste domande a giochi fatti (letteralmente…).
Per adesso ci limitiamo a registrare non solo i primi invii delle console Ouya ma anche questa nuova console che mira a farle diretta concorrenza: il GameStick! No, non mi sono improvvisamente trasformato in un imbonitore televisivo che cerca di spacciarvi un macinino cinese che farà superfelici i vostri bambini. Anche se questa corsa al ribasso dei prezzi potrebbe ricordarlo.
GameStick si propone come la prima console per TV facilmente trasportabile. Trattasi infatti di una specie di dongle USB (“pennetta”, per chi s’è appena svegliato) da collegarsi però all’ingresso HDMI delle TV (eventualmente con adattatore USB, o anche con un semplice alimentatore, per chi non ha mai comprato una nuova TV negli ultimi cinque anni).
Ma bando alle ciance, ecco le specifiche tecniche dichiarate:
- Processor – Amlogic 8726-MX
- Memory – 1GB DDR3 / 8GB FLASH
- Content Download Manager w/ cloud storage for games.
- WiFi – 802.11 b/g/n
- Bluetooth – LE 4.0
- O/S – Android Jelly Bean
- Controller – Bluetooth, 3 mode controller: gamepad, mouse and keyboard with support for up to 4 controllers.
- Full 1080p HD video decoding
Con Gamestick si interagisce tramite un controller bluetooth dal design non entusiasmante. Inoltre, per un comodo trasporto del tutto, la pennetta può essere incastonata nel controller, e tanto basta per portarsi in giro questa console.
Come Ouya, il GameStick usa un sistema operativo Android e si propone di offrire una vasta scelta di titoli gratuiti, tra le migliaia di titoli già disponibili sui dispositivi mobile.
Quanto al finanziamento, il GameStick è in fase di sviluppo già da un anno, e vuole lanciarsi sul mercato ad aprile prossimo (un mese dopo Ouya), per cui la raccolta fondi su Kickstarter non è molto esigente (solo 100 mila dollari, quando Ouya, in fase embrionale, ne chiedeva 900 mila). Sembra quasi, piuttosto, una mossa pubblicitaria volta a sfruttare l’entusiasmo partecipativo iperdemocratico che caratterizza questi mesi. Insomma, col Kick o senza il Kick il GameStick dovrebbe partire in ogni caso, e molto agguerrito.
Questa console costerà infatti soltanto 79$. Scorrerà il sangue. Dei costruttori o il nostro.
Intanto proprio ieri è stato lanciato il sito ufficiale!